25. Mai 2016 OliverBienkowski

Campagna contro lo stato di sorveglianza

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„NSA in da house“ e „United Stasi of America“ erano sulle pareti dell’ambasciata americana a Berlino e di altri consolati americani in Germania, tra cui Dusseldorf, Francoforte e Amburgo. Il motivo è lo spionaggio spudorato da parte dell’NSA e i servizi segreti americani.

L’NSA si è difesa dicendo che la loro strategia di monitoraggio è necessaria per combattere il terrorismo. Inoltre, si è giustificata dicendo che „se non hai niente da nascondere, non hai nulla da temere“. Purtroppo, il monitoraggio dell’NSA va molto oltre la lotta contro il terrorismo. Le tue conversazioni al telefono, su Skype, o WhatsApp possono essere intercettati, anche se non hai niente a che fare con i terroristi, sulla base del principio del „3rd Degree Friend“.

Inoltre, grazie a queste tecniche di monitoraggio sono stati sventati solo 4 attacchi. Vale la pena svendere la nostra privacy per una sicurezza apparente, ma irreale? PixelHELPER crede di no: per questo abbiamo lanciato questa campagna. Il primo successo dopo 13 proiezioni di luce (una alla settimana) e una grande copertura dei media? L’uscita dal paese dell’alto commissario per la CIA in Germania.


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Video della campagna e apparizioni televisive |ZDF 37Grad, ARTE Tracks, TED X Netherlands|


Oliver mostra, in una TED-Talk in Olanda, i progetti su cui si è impegnato: Festival delle Luci, Attivismo (ad esempio, caricature luminose contro l’Arabia Saudita, l’NSA, ecc., oppure, la tempesta mediatica, per dare visibilità, ad esempio, al tema dei senzatetto, che sennò sarebbe ignorato dai media) .

In un documentario del programma dell’emittente tedesca ZDF, 37°, PixelHELPER e Oliver mostrano come hanno organizzato una proiezione all’ambasciata americana a Berlino. Dal ritiro del suo proiettore in un bunker a Dusseldorf, il successivo incontro con la stampa, e, per finire, la proiezione della scritta „NSA in da house“, fino all’arrivo della polizia.

PixelHELPER da ARTE TRacks. Proiezione sui muri dei servizi segreti tedeschi a Berlino. Questo video mostra un attacco luminoso che Oliver ha organizzato davanti al palazzo dei servizi segreti. La proiezione mostra la scritta „BMW invece di BND (Bundesnachrichtendienst, ovvero i servizi segreti)“ per protestare contro i metodi di sorveglianza che usano sulla popolazione.

PixelHELPER con KimDotCom presso l’ambasciata americana. United Stasi of America. Pubblicato sullo Spiegel. In questo video fatto in casa viene mostrata un’altra operazione contro l’ambasciata americana. Sui muri brilla la scritta „United Stasi of America“, ma solo finché non arriva la polizia.

Il notiziario WDR parla di PixelHELPER, servizi segreti e NSA. In questo estratto dal notiziario del 15/07/2013, il giornalista riporta la proiezione del logo „United Stasi of America“, organizzata dagli attivisti di Anonymus al consolato americano.

Proiezione doppia LIVE nello studio della WDR di Anke Engelke. Quest’altro video fatto in casa mostra come le diapositive con il logo „NSA in da house“ sono state montate e proiettate davanti ai palazzi dell’ONU a Bonn e a Vienna.

Proiezione all’ambasciata americana di Amburgo, incontro tra un pedalò e una barca della polizia. Il video mostra Oliver e Sep in un’idilliaca fattoria austriaca, mentre chiamano gli austriaci alla protesta contro l’NSA a Vienna. In seguito, si trovano davanti al consolato americano di Amburgo, che raggiungono in pedalò. Proiettano una bandiera austriaca, con sopra lo stemma dell’Austria, e attorno la scritta NSA. L’operazione fu interrotta come tutte le altre: dalla polizia.

„Yes we can!“ Schlag den Raab, Prosieben TV Prank. Il video spiega come Oliver e il suo team hanno dipinto il corpo di un ragazzo, per un’operazione durante l’evento „Schlag den Raab“ a Colonia. sul corpo dipinsero il motto „Yes we spy“ e il volto di Obama. Purtroppo, l’operazione fu subito scoperta dalla sicurezza.

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