25. Mai 2016 OliverBienkowski

Campagna per i diritti umani

31/05/2016 Proiezione: „genocide in da house“

Giusto in tempo per la votazione del parlamento tedesco, PixelHELPER ha proiettato le parole “Genocide” e “Aghet”, assieme ad un treno ottomano che deporta degli armeni, simile alle immagini dell’Olocausto, sul retro del palazzo del governo tedesco. Visto che l’ambasciata turca ora è protetta come Fort Knox, abbiamo deciso di illuminare il palazzo della Cancelliera.
Quest’azione di protesta riguarda l’espulsione ed assassinio di fino a 1,5 milioni di armeni, aramei, assiri e i cosiddetti greci pontici, che risiedevano nell’allora Impero Ottomano. Come successore all’Impero Ottomano, la Turchia deve ammettere che le atrocità commesse, nonostante le negazioni ripetute, sono un genocidio. Erdogan e i suoi camerati ritengono che l’uso del termine genocidio sia un attacco all’odierna Turchia.


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29/05/2016 Proiezione davanti all’ambasciata turca

PixelHELPER ha pubblicato i versi della poesia di Boehmermann autorizzati dal tribunale di Amburgo, proiettandoli di fronte all’ambasciata turca. Per noi, #Erdogan è esattamente come #Hitler all’inizio del suo regno del terrore nel 1933. I #dittatori meritano di essere provocati con delle caricature dagli artisti ed attivisti dei diritti umani.
Pensiamo che sia completamente legittimo paragonare gli inizi del regime di Hitler, con altri despoti e monarchi che oggi governano il mondo. Per noi, i capi di stato dell’Arabia Saudita, Qatar, Oman, Emirati Arabi Uniti e Bahrain sono esattamente come Hitler. Tutti questi leader attuali sostengono il lavoro schiavo col sistema “Kafala”, grazie al quale i passaporti dei lavoratori sono confiscati. Per questo è loro vietato di abbandonare il paese senza il consenso dei loro datori di lavoro.

E’ così che funzionano le monarchie assolute in Medio Oriente. Si basano sulla sorveglianza totale, sessismo e brutalità. L’Olocausto resta uno dei capitoli della storia dell’umanità più brutti. Tuttavia, le azioni disumane perpetrate dai nostri cosiddetti alleati in Arabia Saudita, Turchia e altrove, sono tra le peggiori crisi umanitarie che stanno avvenendo nel mondo.

La nostra campagna contro questi despoti e monarchi sostiene i diritti umani ed il rilascio di prigionieri politici. Il paragone tra questi leader e Hitler è un promemoria importante, di cosa potrebbe succedere se il mondo non combattesse contro di loro.

La nostra proiezione ha attirato l’attenzione dei media internazionali e ha fatto sì che queste questioni umanitarie molto importanti non venissero dimenticate. Condividete i nostri progetti su Facebook! Se sostieni la nostra causa, saremo molto contenti di ricevere donazioni, che ci permettano di continuare le nostre campagne. Anche pochi Euro potrebbero fare la differenza! Sostenete il nostro lavoro!

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1,8 milioni di „schiavi moderni“ costruiscono gli stadi per la Coppa del Mondo in Qatar, l’organizzazione senza scopo di lucro PixelHELPER vuole proiettare una caricatura di luci artistiche, sulla porta principale del palazzo dell’ambasciata di Berlino, per rendere note queste violazioni dei diritti umani. Ospite della Coppa del Mondo, il Qatar ha promesso di migliorare le condizioni dei lavoratori migranti. Tuttavia, non è cambiato nulla. Nei dormitori c’è puzza di escrementi, e i lavoratori sono privati dei diritti civili.

Il cosiddetto „sistema-Kafala“ permette alle aziende di vietare ai loro dipendenti di cambiare lavoro o di lasciare il paese. I datori di lavoro spesso ritirano i passaporti dei loro dipendenti e glieli riconsegnano solo alla scadenza del contratto. Gli imprenditori locali possono trasferire a piacimento i loro lavoratori in altre aziende, senza dover chiedere il loro consenso. „Molti lavoratori spesso non ricevono alcun compenso per mesi e sono comunque costretti a lavorare sotto la minaccia di una perdita completa del salario, o la deportazione.“ Ha detto l’esperta del Qatar per Amnesty International in Germania alla rivista „Die Zeit“, Regina Spöttl.

Secondo le Nazioni Unite, il Qatar ha il più alto tasso di lavoratori migranti al mondo, infatti, sulla base della popolazione totale, l’88% della popolazione è di origine straniera. I lavoratori stranieri svolgono praticamente lavori del tutto manuali e tutti i progetti di costruzione portati avanti dal piccolo stato, compresa l’intera costruzione degli stadi per la Coppa del mondo 2022. Il lavoro pratico, nella cultura del Qatar, caratterizzato da una forte presenza dalla tradizione in quanto emirato, non è visto di buon occhio.


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Video della campagna e apparizioni televisive |DeutscheWelle, RT|



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